Oggi quasi tutti abbiamo un orologio digitale al polso, da quello ultra economico a quello ultra sofisticato dal prezzo esorbitante.
E' indubbio però che tutto sia iniziato qualche decennio fa con la produzione dei primi orologi a led rossi, che davano la semplice indicazione di ora e data... nulla più. Tanta è stata la strada percorsa nel settore in questi anni, molti i produttori che si sono avvicendati nello sviluppo di nuovi modelli, sempre più performanti e pieni di funzioni (anche non necessarie). In tutto questo nuovo mondo che si è venuto a creare, appare di rilievo il ruolo assunto dalla Texas Instruments, società americana, che impiantò le sue basi produttive anche in Italia.
Tra i vari siti di produzione, spicca quello di Cittaducale (RI), stabilimento che nel periodo d'oro (anni 70/80), contava migliaia di dipendenti, che si destreggiavano nella costruzione di orologi e calcolatrici.
Ora lo stabilimento non c'è più, ma gli appassionati di quel mondo ora un po vintage, ancora si trovano, si riuniscono in club, fanno fiere e mercatini e si scambiano informazioni e pezzi da collezione.
Tra i tanti collezionisti del mondo vintage degli orologi e calcolatrici, ho contattato per avere notizie in merito, Fabrizio Corpetti, collezionista di Rieti tra i più attivi in Italia, e di seguito riporto il suo pensiero
Fabrizio Corpetti: - Negli anni 80’ abitando vicino allo stabilimento della TI mi ha permesso di raccogliere molto materiale in produzione in quegli anni, scarti di produzione, regali di amici e parenti, acquisti nello spaccio aziendale, etc..Negli anni successivi e ancora oggi, continuo con acquisti dappertutto, per questo voglio fare un ringraziamento a tutte le persone che mi hanno permesso di acquistare materiale in tutto il Mondo e continuare l’espansione del Museo dedicato all’ Orologio
La TI nacque come GSI ( Geophysical Service Incorporated ) nel 1930, principale campo di applicazione erano le rivelazioni Geologiche. Il cambio di nome avviene nel 1951 e diventa Texas Instruments Incorporated. La vera rivoluzione avviene nel 1954 con la realizzazione del primo Transistor al Silicio, utilizzato nella produzione della prima radio a transistor, la Regency TR-1, ma grazie a un giovane ingegnere Jack Kilby nel 1958 sviluppa il primo circuito integrato. Cos'era ? Un insieme di componenti passivi e attivi connessi tra di loro per realizzare una specifica funzione , realizzati con un processo di fotoincisione su di un unico chip di silicio. Nel 2000 Jack Kilby riceve il premio Nobel per la Fisica , proprio per l’invenzione del circuito integrato, da qui si arriva all’introduzione negli anni 60 della famiglia di circuiti integrati più famosa la serie 7400 (TTL Transitor Transistor Logic).
Nel 1968 viene sviluppato il primo prototipo di calcolatrice tascabile, la Cal Tech (senza display), eseguiva le 4 operazioni aritmetiche con una precisione di 12 cifre decimali , i risultati venivano stampati su di un nastro di carta termica. La prima calcolatrice commerciale viene sviluppata dalla Canon con il modello Pocketronic Calculator al prezzo di 400 dollari; era il 1970.
Ufficialmente la TI entra nel mercato commerciale nel 1972 con la TI-2500 Datamath dal costo di 150 dollari, eseguiva le 4 operazioni in un unico chip (TMS0110). Nel 1977 escono le famose serie TI-58 e TI-59 dalla notevole capacità di calcolo, anticipando quelle degli Home Computer (Commodore, Sinclair, ...)
Con lo sviluppo dei circuiti integrati 1978 , si avranno una varietà di chip specializzati in varie funzioni,come il primo microprocessore per sintesi vocale (TMS5100), da qui la nascita dei primi traduttori portatili, e del più famoso “Speak & Spell” utilizzato nel film E.T. e venduto negli USA, mentre in Italia veniva commercializzato con il nome di “ Grillo Parlante”.
La TI entra nel mondo degli Home Computer nel 1979 con il TI-99/4, il microprocessore utilizzato è il (TMS9900 16 bit).
Veniva fornito con un monitor TV da 17 pollici , aveva la possibilità di leggere e scrivere i programmi su cassette audio, poteva utilizzare delle cartucce pre-programmate con giochi, programmi di finanza, educativi etc.. Il prezzo era elevato, 1200 dollari , nacque così una versione più economica dal prezzo di 520 dollari il TI-99/4A, con periferiche più economiche , 2000 pacchetti SW e una strategia di mercato più aggressiva per aumentare le vendite. All’inizio del 1983 la TI aveva venduto il milionesimo Home Computer al prezzo di 199 dollari.
A metà degli anni 90’ la TI vive uno dei suoi momenti più difficili. L’azienda analogamente a quanto accade per diversi concorrenti, decide di uscire dai settori commerciali come quello dei Home Computer, quello militare, quello del SW e delle memorie DRAM.
Numerosi centri di produzione vengono chiusi oppure venduti alla concorrenza e migliaia di dipendenti licenziati in tutto il mondo. Risale a questo periodo la vendita dei siti TI italiani, localizzati a RIETI ed AVEZZANO e la chiusura del sito di AVERSA.
sito web di Fabrizio Corpetti www.facele.eu
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