La startup del miliardario studierà la funzionalità dell'interfaccia, che, a quanto pare, consente alle persone paralizzate di controllare i dispositivi con il pensiero
Elon Musk, il miliardario fondatore di Neuralink, ha affermato che il primo essere umano ha ricevuto un impianto dalla startup di chip cerebrali domenica e si sta riprendendo bene, in un post su Twitter/X lunedì.
L’anno scorso la Food and Drug Administration (FDA) statunitense aveva dato alla società l’autorizzazione a condurre il suo primo esperimento per testare il suo impianto sugli esseri umani. Elon Musk, fondatore della startup Neuralink, ha annunciato che la sua azienda ha impiantato un chip cerebrale in un essere umano per la prima volta. Il paziente, un uomo di 30 anni che è rimasto tetraplegico a causa di un incidente stradale, ha ricevuto l'impianto il 28 gennaio 2024.
L'impianto, chiamato Neuralink BCI, è composto da 1.024 fili sottilissimi che vengono inseriti nel cervello attraverso un foro di 2 millimetri. I fili sono in grado di rilevare l'attività neuronale e trasmettere i segnali al computer. I primi risultati dello studio, che si chiama Prime, mostrano che il chip è in grado di rilevare l'attività neuronale con precisione. Lo studio è ancora in corso e Neuralink non ha rilasciato ulteriori dettagli. Tuttavia, l'azienda ha affermato che i risultati saranno pubblicati in un futuro prossimo.
L'annuncio di Neuralink è un passo importante nello sviluppo della tecnologia delle interfacce cervello-computer. Questa tecnologia ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui le persone con disabilità interagiscono con il mondo che le circonda. Ad esempio, le persone con paralisi potrebbero essere in grado di controllare i dispositivi elettronici, come i computer e i telefoni cellulari, con il pensiero. Tuttavia, è importante notare che la tecnologia è ancora in fase iniziale e ci sono rischi associati al suo utilizzo.
Uno dei rischi principali è quello di infezioni. I fili dell'impianto sono inseriti nel cervello attraverso un foro molto piccolo, che è difficile da sigillare completamente. Un altro rischio è quello di danni al cervello. I fili dell'impianto possono causare danni ai neuroni se non vengono posizionati correttamente. È importante che gli studi clinici continuino a monitorare la sicurezza e l'efficacia di questa tecnologia prima che possa essere utilizzata su larga scala. Inoltre, è importante che la tecnologia sia sviluppata in modo etico e responsabile, in modo da garantire che sia utilizzata a beneficio di tutti. Neuralink ha affermato che è consapevole dei rischi associati alla tecnologia e che sta lavorando per mitigarli.
L'azienda ha anche affermato che è impegnata a sviluppare la tecnologia in modo etico e responsabile. Il successo dello studio Prime potrebbe portare a nuovi sviluppi nella tecnologia delle interfacce cervello-computer. Questa tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità, rendendole più autonome e indipendenti.
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